Una qualità di vita ai massimi livelli, una scena gastronomica all’avanguardia e un esempio di architettura innovativa: siamo nella capitale della Danimarca.
Cosa vedere a Copenaghen in 3 giorni: il mio itinerario con le 20 attrazioni da non perdere nella capitale danese, tra piste ciclabili, edifici di design e canali navigabili. Alla fine del post trovi anche la mappa con tutte le tappe!
Chiesa di Grundtvig
Nel quartiere di Bispebjerg, a circa 5 km dal centro città, si trova la Chiesa di Grundtvig, una delle attrazioni che più mi è piaciuta di Copenaghen. Per il suo progetto, negli anni ’20 del secolo scorso, l’architetto Peder Klint studiò le chiese tipiche danesi, ispirandosi alle forme costruttive, ai materiali tradizionali e alle loro decorazioni, realizzando un edificio che rappresenta la sintesi dell’architettura locale.
La facciata, che ricorda un organo e comprende un campanile alto 49 metri, viene inquadrata otticamente dalla strada che conduce al portale, realizzata, come il quartiere circostante, per mettere in risalto la costruzione. L’interno della chiesa è privo di ornamenti e caratterizzato dal bianco, con colonne, archi a sesto acuto e volte a vela dalle altezze esorbitanti, che accentuano l’intensità dello spazio, conferendo alla chiesa un’atmosfera di pace e raccoglimento. Assolutamente magica!
Biblioteca universitaria di Copenaghen
Fondata nel 1582, la Biblioteca universitaria di Copenaghen è la più antica della Danimarca. L’edificio principale – che a me ha ricordato molto la Old Library del Trinity College di Dublino, si trova a Fiolstræde, nel quartiere latino della città, e fu completato nel 1861. Ho scoperto della sua esistenza per caso su Instagram e ho avuto la fortuna di trovarla aperta durante una temporanea, perché in rete non ero riuscita a trovare alcuna informazione sugli orari di apertura. Secondo me, è una chicca da non perdere per chi visita la città.
Superkilen
A nord della città, nel quartiere Nørrebro, si trova il Superkilen, un parco pubblico progettato dal gruppo di artisti Superflex con la collaborazione di Bjarke Ingels Group e l’azienda di architettura paesaggistica tedesca Topotek1. Realizzato per celebrare la diversità, questo affascinante sito raccoglie oggetti provenienti da tutto il mondo, con altalene dall’Iraq, panchine dal Brasile, cestini dall’Inghilterra, una fontana dal Marocco e coperchi dei tombini da Zanzibar, Danzica e Parigi. Vale sicuramente la pena vederlo, magari di ritorno dalla chiesa di Grundtvig.
Cykelslagen
Realizzato dalla Dissing+Weitling, The Bicycle Snake o Cykelslagen – che unisce due delle passioni dei danesi, il ciclismo e il design – è uno spettacolare ponte ciclabile sopraelevato lungo 220 metri che si snoda sinuosamente tra i palazzi circostanti da Kalvebod Brygge a ovest fino a Havneholmen a est, permettendo il passaggio oltre il Bryggebro.
Il ponte è esclusivamente ciclabile, una ragione in più per scoprire la città in bicicletta! Io ho usato il servizio di bike sharing di Bolt, che, anche se un po’ caro, è decisamente ottimo, con un’amplia rete di bici a pedalata assistita ben manutenute.
Chiesa del Nostro Redentore
Nella zona di Christianshavn un’attrazione da non perdere è la chiesa barocca di Vor Frelsers Kirke, nota per la sua guglia alta 95 metri su cui è possibile salire attraverso una scala a spirale esterna i cui gradini diventano sempre più stretti fino a scomparire in cima. Una leggenda – che sappiamo non essere veritiera – narra che il suo architetto Lauritz de Thurah si suicidò gettandosi dal campanile, quando si accorse che l’involuzione della scala a spirale era destrogira, opposta alla richiesta di Federico V. Se superi l’effetto da capogiro, amplificato quando tira vento forte e la struttura ondeggia, potrai apprezzare un bel panorama a 360 gradi di Copenaghen.
La chiesa è nota anche per il carillon del campanile, visibile durante il percorso per salire in cima alla guglia, il più grande del Nord Europa.
Rundetårn
Nata come osservatorio astronomico – il più antico d’Europa – per l’astronomo Tycho Brahe, la Rundetårn o Torre Rotonda fu voluta da Cristiano IV di Danimarca. La sua particolarità è la rampa elicoidale che porta fino alla cima della torre, percorsa dallo zar Pietro il Grande in sella al suo cavallo. Dalla sua sommità, a 35 metri, è possibile scorgere molti degli edifici più noti della città come la torre del municipio, la guglia con le code di drago della Borsa, la Chiesa del Nostro Redentore e altri.
Amager Bakke
Aperto nel 2017, l’Amare Bakke, noto anche come Amager Slope o Copenhill, è un futuristico impianto di incenerimento con recupero di calore ed energia, situato sull’isola di Amager. Sul tetto ospita una pista da sci – la più grande della Danimarca – aperta tutto l’anno, 10 percorsi escursionistici e sulla facciata dell’edificio è stata installata una parete da arrampicata di 80 metri, la più alta del mondo.
Design Museum Denmark
L’edificio dell’antico ospedale di re Federico ospita il Museo del Design della Danimarca, tappa imperdibile per gli appassionati di arti applicate e design industriale. Nel museo sono esposti oggetti e locandine che ripercorrono la storia del design scandinavo con un focus particolare sulla sedia, elemento principe del design danese, di cui è possibile seguire l’evoluzione nel corso dell’ultimo secolo.
Tra i designer di spicco che trovano spazio all’interno del museo ci sono Poul Henningsen, Jacob Jensen, Arne Jacobsen e Kaare Klint, uno dei due architetti che negli anni ’20 ha ristrutturato l’ex ospedale Frederiks.
Nyboder
Nei pressi della statua della Sirenetta si trova Nyboder, un grazioso quartiere di case a schiera fuori dai circuiti turistici, voluto da Cristiano IV per soddisfare la necessità di alloggi per il personale e le famiglie della Royal Danish Navy, in rapida crescita nel XVII secolo. Le facciate delle casette sono tutte dipinte di una particolare tonalità di giallo che i danesi definiscono “giallo Nyboder” e offrono un bel colpo d’occhio che coniuga il rigore geometrico con l’amore dei danesi per colori.
Proprio in questo quartiere sono state girate alcune scene di The Danish girl.
Nyhavn
L’antico porto di Copenaghen – nonostante il suo nome significhi Porto nuovo – è Nyhavn, una delle principali attrazioni della città, lungo cui sedersi nel dehor di un caffè, imbarcarsi su un battello per un’escursione sui canali – io ho fatta con Canal Tours Copenhagen – o passeggiare costeggiando le case dai colori vivaci, per scoprire la casa più antica al civico 9, o quelle al numero 18, 20 e 67 dove visse Hans Christian Andersen. Qui, in particolare, scrisse alcuni dei suoi racconti più noti come La principessa sul pisello o L’acciarino magico.
Biblioteca Reale di Copenaghen – Diamante Nero
La Biblioteca Reale di Copenaghen – la più grande del Nord Europa – fu fondata a metà del 1600 per volere di Re Federico III, che voleva un luogo dove raccogliere la sua collezione di libri.
L’edificio più antico risale al 1906 ed è una copia della Cappella che si trova alla Cattedrale di Aquisgrana di Carlo Magno, con una splendida sala di lettura con lampade da scrittoio d’epoca da vedere assolutamente.
Nel 1999 la biblioteca fu ampliata e collegata con un nuovo spettacolare edificio, noto come Diamante Nero per via delle sue lucide pareti in granito nero dello Zimbabwe e vetro fumé, la cui facciata cambia colore a seconda del tempo, dell’ora del giorno e delle acque del porto. Dall’atrio con vista sul porto, una scala mobile conduce fino all’ottavo e ultimo piano, consentendo di ammirare il dipinto di 200 metri quadri dell’artista danese Per Kirkeby.
Christiania
Fondata da un gruppo di squatter all’inizio degli anni ’70 sul sito di una base militare abbandonata, la Città Libera di Christiania è un quartiere parzialmente autogovernato, che ha conseguito uno status semi-legale come comunità indipendente.
Dopo l’ingresso, superata Pusher Street, la via principale frequentata da spacciatori, potrai assaporare la vera atmosfera del quartiere, abitato da persone anticonformiste attirate dall’idea di condurre una vita comunitaria e alternativa, tra case estrose, graziosi giardinetti, birrerie all’aperto e locali con musica live, in un luogo dove non girano auto, non esistono scuole, proprietà privata e libero dalle imposte.
Ogni sabato e domenica alle 15 – tutti i giorni a luglio e agosto – è possibile partecipare a visite guidate in inglese oppure prenotare tour di gruppo privati.
Sirenetta
Su uno scoglio nella zona portuale della città si trova la Sirenetta, l’attrattiva più fotografata del paese. La statua rappresenta il personaggio delle favole di Andersen e fu realizzata nel 1909 da Edvard Eriksen su incarico dell’industriale Carl Jacobsen, che rimase colpito da un balletto ispirato alla favola. Il volto dell’opera ritrae quello della ballerina Ellen Price, mentre per il corpo fece da modella la moglie dello scultore.
Non lontano, proseguendo la passeggiata lungo il molo, si trova una seconda statua, la Sirenetta Geneticamente Modificata, realizzata nel 2006 dall’artista Bjørn Nørgaard.
Christiansborg Slot
Posto sull’isoletta di Slotsholmen – che significa Isola del castello – il palazzo di Christiansborg è sede del Parlamento danese, degli uffici del Ministro di Stato e della Corte Suprema. Tra i motivi di maggior richiamo per i visitatori figurano le rovine della fortezza dell’XI secolo, le cucine reali e le splendide sale di rappresentanza ancora utilizzate dalla corona, di cui memorabile è la visita della Biblioteca della Regina, che contiene la secolare collezione di libri della famiglia reale tra stucchi dorati e lampadari a goccia.
Strøget
Una delle vie pedonali dedicate allo shopping più lunghe in Europa è lo Strøget, che congiunge le due piazze principali della città: Rådhusplads, la Piazza del Municipio, considerata il punto chilometrico zero della Danimarca e Kongens Nytorv, la Piazza Reale voluta nel ‘600 dal re Cristiano V.
La maggior parte degli edifici lungo le strade (Frederiksberggade, Gammel Torv, Nygade, Vimmelskaftet, Amagertorv ed Østergade) che congiungono le due piazze risalgono alla fine del XIX o agli inizi del XX secolo, con il palazzo più antico risalente al 1616. Proprio in quest’ultimo ha sede il flagship store della Royal Copenaghen, la fabbrica di porcellana reale danese, mentre lungo l’arteria si trovano alcuni dei più celebri negozi di design scandinavo tra cui Illums Bolighus e Hay House.
Copenaghen Opera House
Sull’isola di Holmen, proprio di fronte al Palazzo di Amalienborg e alla Chiesa dei Marmi, si trova un edificio ipermoderno realizzato su progetto di Henning Larsen. Si tratta dell’Opera House di Copenaghen – o Operaen, come i danesi chiamano il teatro nazionale della Danimarca, il cui elemento distintivo è la grande copertura metallica a sbalzo che unifica i due elementi principali della struttura: l’auditorium con il foyer e l’edificio che ospita il backstage.
Per vederlo dall’interno, ammirando anche i tre lampadari di vetro dell’artista islandese Olafur Eliasson, le alternative sono due: quella di acquistare un biglietto per uno degli spettacoli in programma, o di prenotare una visita guidata sul sito ufficiale.
Altro affascinante edificio, affacciato direttamente sull’acqua, è il Royal Danish Playhouse, che integra la vecchia sede del teatro drammatico dal 1874 a Kongens Nytorv e il Teatro dell’Opera di Copenaghen, utilizzati rispettivamente per il balletto e l’opera.
Rosenborg Slot

Al centro dei più antichi giardini reali di Danimarca, creati secondo lo schema all’italiana, sorge il Rosenborg Slot, costruito tra il 1606 e il 1633 come dimora estiva di Cristiano IV, divenuta poi residenza preferita del monarca.
Oggi il castello è sede del Museo della Collezione Reale Danese, una raccolta di pitture, arazzi e statue, con i gioielli della Corona come fiore all’occhiello. Tra le sale più importanti spiccano le stanze private di Cristiano IV e la Sala dei Cavalieri, in origine Salone da ballo, usata in seguito per i ricevimenti reali, e infine divenuta a metà dell’800 Sala del Trono.
La visita non può concludersi senza prima aver passeggiato tra i Giardini del Re, lo splendido parco con prati all’inglese che rappresenta un popolare punto di ritrovo per i danesi in cerca di relax.
Centro di Architettura Danese – BLOX
Sul sito di una ex fabbrica di birra diviso in due da una delle principali tangenziali di Copenaghen, sorge il BLOX, realizzato nel 2018 da Ellen van Loon, partner dello studio olandese OMA, che oggi ospita il Centro di Architettura Danese.
L’edificio è in vetro e acciaio trasparente, ed eleva per 6 piani le sue terrazze con vista panoramica sul porto e su Slotsholmen, l’isola che ospita il Parlamento danese, scendendo di 5 piani sotto il livello marino.
Oltre al DAC – Danish Architecture Center, il BLOX ospita al suo interno il tecnopolo danese BLOXHUB e diverse altre organizzazioni creative realizzate per la comunità, con uffici, residenze, ristobar, servizi vari e 350 posti auto.
Kastellet
Commissionata nel 1662 da Federico III, la cittadella di Kastellet è una fortificazione militare, protetta da un fossato, che racchiude le antiche caserme militari settecentesche e una graziosa cappella in cui occasionalmente si tengono dei concerti, che ho trovato aperta in occasione di una funzione religiosa.
Salendo sui bastioni dalla pianta a stella, si può percorrere un sentiero erboso lungo cui sorge un mulino a vento, e godere di una splendida vista sul porto e sulla Marmorkirken. Si tratta di una bella passeggiata, magari da fare al rientro del giro al porto di Copenaghen per vedere la statua della Sirenetta.
Amalieborg Slot
Residenza della famiglia reale danese, l’Amalieborg Slot è costituito da quattro palazzi in stile rococò che racchiudono una piazza ottagonale dove, tutti i giorni, alle 12, ha luogo il cambio della guardia.
In inverno il Palazzo Reale di Amalienborg ospita la regina Margrethe II, da cui, in occasione di eventi formali, la famiglia reale saluta la gente affacciandosi al balcone. Nei mesi di giugno, luglio e agosto si possono visitare le Sale di Rappresentanza Reali, la Sala di Gala e altre sale di rappresentanza ancora utilizzate dalla famiglia reale, che durante il resto dell’anno sono aperte solo il sabato.
Di fronte alla piazza si trova la Fredrikskirken, meglio conosciuta come Marmorienkirken, la chiesa più grande del Nord-Europa, la cui cupola, che ricorda quella di San Pietro, è visibile da svariati punti della città.
Dove mangiare a Copenaghen
Nell’arco di vent’anni circa, con l’avvento della cucina New Nordic, la Danimarca è diventata una meta gastronomica d’eccellenza, entusiasmando critici gastronomici e appassionati da tutto il mondo. Nel 2004 un manifesto in 10 punti decretava la nascita di questa nuova cucina, che si distingue per stagionalità, sostenibilità, utilizzo di prodotti locali e impiego delle tecniche della tradizione nordica come la marinatura, l’affumicamento, la salamoia e la conserva.
Se cenare al Noma o al Geranium – rispettivamente quattro e una volta al gradino più alto del The World’s 50 Best Restaurants, potrebbe rivelarsi alquanto dispendioso, non mancano ottimi ristoranti e caffè dove assaggiare alcune delle specialità locali.
Tra tutti ti consiglio una tappa al Torvehallerne KBH, il mercato coperto con bancarelle di prodotti agricoli, carni affumicate, pesce e formaggi, dove assaggiare alcune specialità tra cui gli smørrebrød, una preparazione della cucina scandinava con una fetta di pane (in genere) di segale, imburrata e condita con carne, pesce, salumi o formaggio; oppure il Tårnet, nella Torre di Christiansborg, per un delizioso pranzo con vista panoramica. Altro bel posto è il Reffen, polo del food ricavato in una ex officina con botteghe da tutto il mondo, affacciato sul porto di Copenaghen.
Per cena, i miei posti preferiti sono stati il Pluto, con una bella selezione di affettati e carni affumicati, l’Høst, un locale con serra interna con un’eccellente menù degustazione a sorpresa e il Norrlyst, un bistrot intimo con formula fissa a cena.
Buon soggiorno a Copenaghen!
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