Pur non essendo una città economica, Londra vanta moltissime attrattive gratuite. Ci sono tornata di recente dopo tanti anni e, oltre ad alcuni dei suoi musei di fama mondiale – tutti con ingresso libero – ho visitato alcuni parchi, mercati, luoghi di interesse e punti panoramici tra le tante attrazioni gratuite che la capitale inglese offre a chi la visita.
Nell’articolo trovi un elenco di 15 cose da fare gratis a Londra secondo me da non perdere; a giugno tornerò per un breve scalo e spero di allungare la lista con alcune esperienze che vorrei ancora provare. In più, come bonus alla fine del post trovi un’esperienza molto British – questa a pagamento – che ti consiglio assolutamente se visiti la città.
1 Sky Garden
Sesto per altezza tra i grattacieli di londinesi, questo edificio vetrato che per la particolare forma è stato ribattezzato “walkie-talkie”, raggiunge i 160 metri d’altezza, con gli ultimi tre piani occupati da un giardino con vista panoramica di Londra a 260 gradi e belvedere esterno sul Tamigi, orientato verso il grattacielo più alto d’Europa, The Shard.
Considerata la grande affluenza, per visitare gratis lo Sky Garden di Londra bisogna prenotare sul sito internet circa tre settimane prima della data di interesse. Qualora i biglietti siano esauriti, si può accedere al giardino riservando un tavolo al cocktail bar o al ristorante nel giardino.
2 Tate Modern
In quella che un tempo era la ex centrale elettrica Bankside Power Station, sorge oggi la Tate Modern, una delle attrattive più amate di Londra, opera degli archistar svizzeri Herzog & de Meuron. Le mostre a tema sono a pagamento, ma come tutti i musei della città, l’esposizione permanente, con circa 60.000 opere con capolavori di Pollock, Warhol, Rodin e Matisse, è visitabile gratis. In più, dalle gallerie del terzo livello e in particolare dal caffè al sesto piano, potrai godere di uno splendido panorama del Tamigi con il Millenium Bridge e la cattedrale di St. Paul proprio di fronte. Al decimo piano della Switch House si trova un ulteriore punto panoramico, attualmente chiuso per lavori in corso.
Soprattutto in occasione di festività, è consigliabile pianificare la propria visita con anticipo.
3 Natural History Museum
Se non bastasse l’incontro a tu per tu con Dippy, il celebre scheletro di un diplodoco scoperto nel 1898 nel parco di Yellowstone negli Stati Uniti, ospitato in un’ala dedicata del museo, ci penserà lo splendido palazzo della Londra vittoriana con la maestosa Hintze Hall a farti rimanere a bocca aperta per questo museo che ospita una collezione naturale di fama mondiale. Molto frequentato dalle famiglie, è organizzato in “zones“: la blue è la dedicata ai dinosauri, la green ad alcuni tra i reperti più preziosi del museo, fra cui un grosso frammento di roccia lunare, la red a vulcani e terremoti e infine l’orange è il Darwin Centre, il cuore del museo dove lavorano gli scienziati.
Come per gli altri musei, si prenota l’ingresso online.
4 British Museum
Al terzo posto tra i musei più visitati al mondo con oltre 4 milioni di visitatori nel 2022, il British Museum è semplicemente the place to be. Organizzare la propria visita risulta fondamentale, data la grandezza e la vastità della collezione; con un tour di mezza giornata potrai pianificare di vedere le opere fondamentali, tra cui includere certamente la Stele di Rosetta e la sala interamente dedicata alle contese sculture e fregi del Partenone. Istituito nel 1753, il museo si sviluppa lungo 90 gallerie che ripercorrono 7000 anni di storia, dall’antico Egitto al Medioevo, passando per l’antica Grecia e l’Impero romano: un vero viaggio attraverso le culture del pianeta.
5 Design Museum
Aperto nel 1989 per volere del pioniere del design Terence Conran (fondatore della catena di arredamento Habitat), il Design Museum è stato il primo al mondo dedicato al design in tutte le sue forme, incluse la moda, l’architettura e la grafica. Il museo, che nel 2016 si è trasferito nella nuova scenografica sede vicino a Holland Park, ripercorre attraverso circa 1000 oggetti iconici la storia del design moderno e la sua influenza nella vita quotidiana, dalle macchine da scrivere Olivetti ai computer Apple degli anni 80, dalla mappa della metropolitana di Londra di Harry Beck al maggiolino Wolkswagen. L’accesso è libero e gratuito – ad eccezione di alcune temporanee a pagamento.
6 Abbey Road
Più che una via, Abbey Road è una leggenda. Qui si trovano le strisce pedonali attraversate dai Beatles nell’iconica copertina dell’album omonimo, e al numero 3 della via, in una palazzina risalente al 1830, ci sono gli Abbey Road Studios dove è stato registrato questo e tanti altri album dei Fab Four.
Gli studi non sono visitabili, ma i turisti amano farsi immortalare mentre attraversano le strisce pedonali salutando la webcam posta sulla strada e poi fanno un salto al negozio di souvenir al lato per acquistare un ricordo dei Beatles.
7 Vista sulla cattedrale di St. Paul
One New Change è un centro commerciale progettato dall’architetto Nouvel, divenuto famoso sui social per la sua eccezionale vista su St. Paul. L’ascensore vetrato conduce al sesto piano dove si trova una terrazza panoramica da cui la cattedrale è a un tiro di schioppo. In lontananza il London Eye, e al di là del Tamigi The shard, la “scheggia” di Renzo Piano e lo skyline di Londra.
8 Graffiti di Banksy
A Londra c’è una delle scene di street art più attive al mondo e alla sua fama contribuisce senz’altro l’artista di strada Banksy, dall’identità ignota al pubblico, che in città ha realizzato diverse opere d’arte e di denuncia sociale. Molti dei graffiti originali non sono più visibili perché vandalizzati, reimbiancati o staccati dai muri per essere collezionati, ma durante il mio soggiorno sono riuscita a trovarne almeno uno: “I love Robbo Rat” del 2004, che rappresenta forse una delle migliori testimonianze ancora presenti. Dipinto nei pressi di Chiswell Street a Islington, il graffito raffigura un topo del ghetto con in mano un cartello di denuncia, che originariamente recitava “London doesn’t work”, ovvero “Londra non funziona”. L’opera fu poi modificata da un altro writer, King Robbo, che pose un tag in rosso proprio sul cartello con la scritta “I love London. Robbo”.
9 Camden Town
Impossibile visitare Londra senza fare un salto nella coloratissima Camden Town! La zona è famosa per Camden Lock, uno dei più famosi tra i mercati di Londra, aperto tutti i giorni, e per i numerosi caffè, locali di musica dal vivo e pub tradizionali frequentati da turisti, adolescenti e dalla Londra alternativa. Attraversate bancarelle di street food e articoli vintage, l’atmosfera cambia completamente lungo il percorso pedonale che costeggia il Regent’s Canal, dove l’animazione lascia posto al silenzio e alla sensazione di pace che si respira incontrando le residenze neoclassiche circondate da prati all’inglese costruite nel Regent’s Park, un tempo riserva di caccia della famiglia reale. Lunga 14 km, la passeggiata arriva fino a Little Venice, ma all’epoca della mia visita, il percorso era interrotto per lavori.
10 Case colorate di Notting Hill
Notting Hill è il quartiere bohémien tra i più noti di Londra, particolarmente animato il sabato quando si tiene il Portobello Market, mercato esistente fin dal 1800, famoso per oggetti d’antiquariato e moda vintage. Divenuta celebre per la pellicola del 1999 che raccontava la storia d’amore tra un impacciato libraio e una star hollywodiana, la zona è molto amata anche per le abitazioni dai colori pastello che si trovano nelle belle vie del quartiere. La mia preferita in assoluto è Hillgate Village, dove ci sono una serie di costruzioni basse costruite intorno al 1850, dipinte dai proprietari in colori tenui e polverosi, ma altre vie particolarmente fotogeniche sono Denbigh Terrace e Lancaster Road, con palazzine a due e tre piani dai colori accesi.
Bonus: non si trovano a Notting Hill, ma altre zone che meritano un passaggio sono Neal’s Yard, vicolo coloratissimo nel quartiere di Covent Garden, a breve distanza dall’incrocio di strade Seven Dials, e Bywater Street a Chelsea, secondo me la via più graziosa e curata insieme a Hillgate Village.
11 Prime Meridian Greenwich al Royal Observatory
Considerato il “meridiano zero” da cui dipende il sistema di fusi orari e il punto di partenza per misurare la distanza a est e a ovest attorno alla terra, il meridiano di Greenwich fu istituito per convenzione nel 1884, in occasione dell’International Meridian Conference di Washington. La linea, con incisi i nomi di varie città del mondo e la loro posizione longitudinale rispetto al meridiano, passa per il Royal Observatory, ed è visibile anche all’esterno, senza pagare il biglietto di ingresso. Dalla collina del Greenwich Park si gode anche di bella vista panoramica su Londra.
12 Luoghi di Harry Potter
Londra è stata il set di molte delle pellicole di Harry Potter e visitandola è possibile ritrovare alcuni degli scorci dei film. Il luogo più frequentato dai fan è il Binario 9 ¾ nella stazione di King’s Cross, strategicamente spostato nell’atrio, proprio a fianco di un negozio di souvenir a tema, dal momento che si può accedere ai binari solo disponendo di un biglietto. In più, di fronte all’uscita, si trova la St Pancras International, altra famosa stazione di Londra, la cui facciata neogotica si ritrova in una scena di Harry Potter e la Camera dei segreti. Meno visitate, ma non per questo interessanti, sono Leadenhall Market, una delle più antiche gallerie coperte di Londra, che appare nella Pietra Filosofale quando Hagrid accompagna Harry per fare acquisti prima di partire per Hogwarts, e Goodwin’s court, un vicolo con case e finestre scure dove è ambientata Nocturn Alley, la via dove si trovano i negozi devoti alla magia oscura, in cui arriva in Harry Potter quando pronuncia in modo sbagliato il nome di Diagon Alley.
13 Thin House
Conosciuto come Thin o Skinny House, questo edificio si trova al 5 di Thurloe Square e fu costruito tra il 1885 e il 1887 da William Douglas su un terreno rimasto dopo la costruzione della stazione della metropolitana di South Kensington. Di forma trapezoidale, nell’estremità più stretta misura solo 1,90 metri. Originariamente veniva utilizzato come uno studio per artisti; oggi, per la sua particolarità, è una proprietà molto costosa.
14 Inns of Court
Gli Inns of Court sono le antiche associazioni professionali cui tutti gli avvocati e giudici afferiscono, che curano la formazione, regolano la professione e mettono a disposizione dei propri membri i locali per l’esercizio dell’attività. Raggruppati nella zona di Holborn e Fleet Street, i quattro collegi londinesi, Lincoln’s Inn, Middle Temple, Gray’s Inn e Inner Temple, pur trovandosi in zona centrale, sono spesso tralasciati negli itinerari della città; eppure, basta varcarne i portoni d’accesso per lasciare il traffico cittadino e ritrovarsi catapultati in un’altra epoca. Caratterizzati da edifici quattrocenteschi – in particolare il Lincoln’s Inn, il più antico e meglio conservato – gli inns of court hanno sempre una chiesa o una cappella annessa – la più nota è Temple church – con piazze e giardini ben curati.
Nella zona si trovano anche alcuni edifici sopravvissuti all’incendio di Londra del 1666 e i palazzi delle Royal Courts of Justice, costruiti nel 1882, che ospitano le principali corti civili della nazione.
15 Borough Market
Situato vicino al London Bridge e South Bank, in un’elegante struttura vittoriana in ferro e vetro con alte arcate verdi, dal XIII secolo il Borough Market è la meta preferita dei buongustai londinesi per acquistare specialità gastronomiche e prodotti gourmet o fare pranzo in uno dei tanti chioschi take away. Nel mercato ci sono anche alcuni buoni ristoranti, tra cui Roast, segnalato Michelin specializzato in cucina tradizionale britannica, dove ho assaggiato il filetto alla Wellington con Yorkshire Pudding.
Bonus: Afternoon tea
Nato nell’Ottocento nell’alta società inglese, il rito dell’afternoon tea è oggi considerato una delle tradizioni più tipicamente britanniche. L’usanza di bere tè mangiando qualcosa a metà pomeriggio fu probabilmente inventata da una dama di corte della Regina Vittoria, per spezzare l’intervallo tra pranzo e cena. Il menù tradizionale prevede tramezzini e paninetti farciti, scones con marmellata e panna, pasticcini e torte serviti su alzatine, accompagnati da tè e alcolici, mentre la versione ridotta, il creamy tea, consiste in scones, clotted cream, confettura di fragole e l’immancabile tè nero. Tra i posti in cui provarlo, io ho scelto il Kensington Palace Pavillion, nel parco della residenza reale dove un tempo soggiornava Lady Diana. Un consiglio: si può consumare a partire dalle 12, per sostituire il pranzo.
Buon viaggio a Londra! Conosci altre esperienze gratuite interessanti?
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