Quando si tornerà a viaggiare? Anche se ad oggi lo scenario sembra ancora incerto, quello più realistico ci porterà per tutto il 2020 (e ormai 2021) a privilegiare il turismo di prossimità, riscoprendo mete vicine a casa e, possibilmente, poco affollate, con una propensione al turismo lento, in cui al centro del viaggio non sarà tanto la destinazione, quanto l’autenticità. Alla fine non serve andare lontano per fare nuove scoperte!
Largo quindi alle esperienze emozionali come star bed, bubble room, camere con pareti di vetro, la nuova frontiera del glamping, con location incredibili che permettono di immergersi totalmente nella natura e dormire en plein air sotto le stelle, per una notte da sogno con il naso all’insù.
Gino Paoli cantava: “Quando sei qui con me questa stanza non ha più pareti ma alberi…” e oggi voglio portarti a scoprire 5 luoghi, tutti in Italia, dove vivere l’esperienza di avere “il cielo in una stanza”, da ammirare dal tramonto all’alba.
Non è mai troppo presto per cominciare a sognare il prossimo viaggio.
1. Camera senza pareti
Una notte all’aperto in una camera senza pareti: è l’esperienza unica che, nei mesi estivi, l’Hotel Hohenwart permette ai suoi ospiti di sperimentare. La particolare abitazione si trova a circa 1.400 metri di altezza, ai margini di una foresta, lontana dai sentieri, immersa nello scenario alpino della Val Venosta, ed è raggiungibile con una passeggiata lungo una suggestiva strada forestale che parte dalla malga Taser e arriva fino al vicino maso Gsteier, oppure in navetta.
Qui, inizia la vera avventura. Dopo l’arrivo, gli ospiti hanno la possibilità di fare qualche escursione, leggere un libro all’aria fresca di montagna o semplicemente rilassarsi e godersi il panorama, prima che venga servita una tipica cena altoatesina sotto forma di pic-nic.
E quando il sole scompare dietro le vette, seguendo il ritmo della natura, non resta che la luce delle torce, il silenzio totalizzante e, sopra la testa, il firmamento luminoso.
Esiste qualcosa di più emozionante?
2. Immerso
Immerso è il progetto degli architetti Fabio Vignolo e Francesca Turnaturi, che hanno realizzato una stanza che si confonde con l’orizzonte e mimetizzata nella natura dalla quale, attraverso le pareti e il tetto trasparente è possibile ammirare il contesto circostante e, durante la notte, lasciarsi ipnotizzare dalla vista del cielo stellato.
Nato dalla volontà di evolvere il concetto di riparo temporaneo in un eco bivacco confortevole, che guardi anche alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, il modulo abitativo è frutto della combinazione tra un materiale della tradizione come il legno, con l’innovazione delle tecnologie della prefabbricazione. La cabina, in pannelli di compensato e vetro per tetto e parte delle pareti, si costruisce in appena due ore, e viene montata senza l’uso di strumenti elettrici, prestandosi a essere trasportata in contesti differenti.
Oggi si trova sul Pian dell’Alpe, un altopiano a circa 1.900 metri, tra pascoli di mucche e foreste di larici, non lontano dalla sommità del Forte di Fenestrelle, ed è disponibile nella bella stagione per un’esperienza magica a contatto con la natura.
Il posto perfetto per isolarsi dal resto del mondo!
3. Atmosfera – bubble glamping
Cosa c’è di più suggestivo di dormire in una bolla trasparente?
Le bubble room arrivano dall’estero e sono l’ultima tendenza del glamping: sistemazioni futuristiche con cupole simili a degli igloo, che combinano innovazione, design ed ecoturismo, per vivere un’esperienza fuori dal comune senza rinunciare alla comodità e al fascino di una struttura particolare. Grazie al materiale trasparente in cui sono realizzate, le bolle danno infatti la sensazione di trovarsi completamente all’aperto e sentirsi parte della natura circostante, offrendo però tutti i comfort di una camera d’albergo.
A Satriano di Lucania, in Basilicata, è nato il primo Bubble glamping in Italia: qui, all’interno di un bosco di querce che garantisce la privacy dei suoi ospiti, si trovano tre bolle in cui, come in un acquario, ammirare la bellezza della natura che cambia durante il corso della giornata e, quando arriva la notte, il cielo stellato.
In linea con la filosofia green del glamping, la struttura è a basso impatto ambientale, con pannelli solari, sistema di recupero delle acque e zero plastica.
Infine, per ogni ospite del camping viene piantato un albero: motivo in più per passare la notte a caccia di stelle cadenti.
4. Starlight room
Toccare il cielo con un dito, nella cornice delle Dolomiti: a pochi chilometri da Cortina d’Ampezzo, sopra i 2.000 metri, è possibile soggiornare in una Starlight Room, una camera realizzata in legno con pareti in vetro che regala un posto in prima fila sul cielo stellato e sulle vette rocciose dei Monti Pallidi.
L’intuizione nasce quando Raniero Capigotto, proprietario del Rifugio Col Gallina e ideatore della Starlight Room, al ritorno da una ciaspolata a Cima Gallina consiglia agli ospiti di spegnere le lampade frontali per ammirare le stelle, che, in assenza di inquinamento luminoso, pare quasi di poter toccare. Unico inconveniente, a quella quota, sono le rigide temperature che di notte scendono sotto lo zero.
Da qui progetta con artigiani locali una stanza vetrata dove, sdraiati sotto un piumone, anche in pieno inverno, ammirare le mille sfumature dell’Enrosadira – il fenomeno che all’alba e al tramonto dipinge di rosa le cime delle Dolomiti, e perdere lo sguardo tra milioni di stelle. Grazie al sistema mobile alimentato a pannelli solari la camera è in grado di ruotare su se stessa di 360°, per regalare in ogni momento la migliore prospettiva e seguire il movimento degli astri durante la notte.
L’ambiente interno è dotato di ogni comfort, con tanto di letto matrimoniale con regolatore della seduta, schermo con dvd e lettore mp3 per ascoltare la playlist preferita. Il bagno è esterno, ma gli ospiti vengono forniti di “pigiamone” e la mattina coccolati con un’abbondante colazione locale nel vicino rifugio, raggiungibile con motoslitta, ciaspole o, per i più sportivi, bici da neve.
5. Pigna
Nelle Alpi Friulane, a 1.250 metri d’altezza, la Malga Priu di Ugovizza ha affiancato al proprio agriturismo due strutture davvero particolari: sospese a 10 metri di altezza si trovano le Pigne, due tree-house dalla forma arrotondata ispirate alla forma della conifera.
Concepito dall’architetto Claudio Beltrame, il progetto realizzato da DomusGaia è stato sostenuto della regione Friuli Venezia Giulia in quanto primo progetto di design per il turismo ecosostenibile in Italia.
Tre i concetti chiave del concept: sostenibilità ambientale data dalla progettazione in bio-architettura con legno locale; risparmio energetico, in quanto utilizza energia che arriva da fonti rinnovabili e accessibilità dalle persone con disabilità motorie grazie ad una passerella che mette in comunicazione il suolo con la struttura in legno.
Lo spirito con cui nasce la Pigna è quello di far avvicinare le persone alla natura, realizzando il sogno infantile di passare una notte in una casa sugli alberi. Ma la vista da cartolina su prati, boschi e cime innevate e la dimensione ravvicinata con le fronde degli alberi non sono l’unica esperienza indimenticabile che offre!
All’ultimo piano di questo particolare eco-lodge, il pavimento circolare ospita un letto matrimoniale sopra al quale un’apertura vetrata sfrutta lo scenografico pine cone con un oblò vista cielo che permette di contemplare le stelle senza i filtri delle fonti luminose metropolitane.
Casa sull’albero + paesaggio a 360 gradi + notte sotto le stelle. L’esperienza definitiva!
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Ivan Giovanelli
Ci siamo anche noi: http://www.exphera.it 😉