Questo post fa il paio con quello sugli hotel di design dove dormire a Torino e raccoglie la lista di caffè, ristoranti e trattorie che consiglio a chi visita la città.
Ci sono tutti i miei locali preferiti, dalla colazione alla cena, oltre ad alcuni suggerimenti su esperienze particolari, adatte a chi visita Torino per la prima volta ma perché no, anche a chiunque abbia voglia di provare qualcosa di tipico.
Andiamo a pranzo?
Bonus: qui mangiavo la panna da passeggio della Latteria Bera.
Colazione
In fatto di colazione sono tradizionalista: per me è solo dolce. Adoro la crema, rifuggo la marmellata, mi piace che il burro si senta il giusto e ho assaggiato ogni croissant e lievitato in città in cerca del migliore. La domenica mattina mi trovi – presto – in uno di questi caffè qui.
Iginio Massari
Il mio peccato di gola da Iginio Massari si chiama veneziana, un dolce a impasto lievitato tipico della cucina milanese che non si trova spesso negli altri caffè di Torino. Lo so che non è di qui, ma che ci devo fare se per me è la più buona? Ripiena di crema pasticcera con tanti puntini di vaniglia, è il modo migliore per iniziare il weekend.
Stratta 1836
Nonostante l’assenza di posti a sedere all’interno, Stratta è sempre affollato. Sarà forse per la pasticceria raffinata e le scatole colorate piene di bonbon? Qui i croissant sono una favola, e ogni volta che passo per il caffè mi faccio tentare da una gioia di Cavour.
Per saperne di più su questo e gli altri caffè storici di Torino, leggi il mio post dedicato.
Farmacia del Cambio
Un tempo le sue boiserie ospitavano medicamenti e speziali, oggi la Farmacia del Cambio è il tempio dello chef Matteo Baronetto e del pasticcere Fabrizio Galla. Si trova nella piazza più bella di Torino ed è uno dei locali à la page della città: ergo, per accaparrarsi un tavolino bisogna essere mattinieri o attendere pazientemente in coda. Motivo per cui lo frequento solo a Ferragosto. L’alternativa è fare come chi prenota pain au chocolat e Crubik, il loro cubo di crema pasticcera, per non restare a bocca asciutta.
Orso Laboratorio Caffè
Per gli amanti del caffè a San Salvario c’è Orso Laboratorio Caffè: il posto è minuscolo e un po’ caotico, ma la selezione di monorigine fa girare la testa e il caffè viene preparato con ogni tipo di estrazione (syphon, moka, napoletana, filter coffee, chemex, cold brew, french press, aeropress). Una volta degustato, non dimenticare di leggere i fondi per scoprire il futuro sul tabellone numerato.
Pfatisch
Che fortuna avere Pfatisch giusto dietro casa. Quando esco per la seconda colazione, nessuno può togliermi la sua mini frolla con crema e frutta fresca. Per il Gambero Rosso è la migliore pasticceria salata d’Italia, il che non guasta. Qui fanno i gianduiotti più buoni di Torino, quelli con la granella di nocciola e l’incarto blu.
Pranzo
Mangiare al volo, ma bene, spendendo il giusto. Questi sono i miei posti preferiti.
Poormanger
Ricordo il primo minuscolo locale, nel 2011. Da allora le jacked potato all’italiana di Poormanger hanno fatto strada. Semplicemente il posto – anzi due, in via Palazzo di Città e in via Maria Vittoria – dove mangiare le patate al cartoccio ripiene più buone del mondo. Non si prenota, meglio arrivare all’apertura.
Adonis
Quando ti manca la Francia cosa fai? Io vado da Adonis, una crêperie gourmet con galette salate, crêpe dolci e altre specialità francesi come croque monsieur e madame. Il tutto innaffiato di sidro dalla Normandia e Bretagna.
La Deutsche Vita
Un angolo di Germania nel Quadrilatero: la Deutsche Vita. Tavoli in legno come all’Oktoberfest e via di würstel in tutte le salse, canederli, pretzel e birra.
Merenda
In fatto di pasticceria secca, quella piemontese non conosce rivali. Se è la tua prima volta in città e vuoi assaggiare savoiardi, baci di dama, torcetti, lingue di gatto e canestrelli, prenota una Merenda Reale nei caffè storici o locali convenzionati. Per portare a casa un ricordo delle specialità locali, in piazza San Carlo c’è una buona selezione di prodotti regionali da Biraghi, nella sede storica di Paissa.
Olsen
Dieci tavolini e due vetrine da cui scegliere torte, crostate e muffin del giorno: Olsen è una minuscola torteria nel Quadrilatero dove fare la colazione – tardi, aprono alle 10 – pranzo leggero a base di torte salate o merenda accompagnata da una buona selezione di tè, infusi e tisane. Démodé il giusto, era uno dei posti che amavo frequentare ai tempi dell’università.
Pastarell
Quando ho voglia di pastiera napoletana vado da Pastarell. Due punti vendita, uno vicino a Porta Susa, l’altro nei pressi della stazione Porta Nuova, per questa pasticceria partenopea che ingolosisce con babà, sfogliatelle e ogni tipo di prelibatezza napoletana. Sono aperti anche a colazione, ma io preferisco far tappa per la merenda.
Torteria Berlicabarbis
Il loro payoff è “una torteria da leccarsi i baffi” e in effetti durante i mesi freddi è il posto perfetto per passare il tempo gustando una generosa fetta di torta accompagnata da una tisana. Hanno 4 locali, in via Po, via Catania, via Cernaia e la più recente apertura nella centrale via Carlo Alberto.
Alberto Marchetti
Il gelato a Torino per me si chiama Alberto Marchetti. Sì, i gusti sono pochi, ma sono i più buoni. In inverno servono zabaione e cioccolata calda e nel punto vendita di piazza CLN – il più grande dei 4 in città – vendono una selezione di prodotti dolciari piemontesi da accompagnare al gelato.
Guido Gobino
Non si può passare da Torino senza aver assaggiato il cremino al sale di Guido Gobino: cioccolato al gianduia arricchito con sale marino integrale e olio d’oliva extravergine taggiasco; semplicemente, il cioccolatino. Ha tre botteghe: quella di via Lagrange effettua servizio di caffetteria e in carta c’è anche un percorso di degustazione di cioccolatini.
Mara dei Boschi
Laboratorio del gelato e del cioccolato, Mara dei Boschi – il cui nome deriva da una varietà di fragole – ha 3 negozi in città, dove oltre ad una selezione di buoni gusti, vende cioccolatini che realizza “in edizione limitata” in collaborazione con alcuni artisti.
Piemontese
È vero, per mangiare piemontese come si comanda meglio puntare verso le Langhe. Ma ci sono alcuni validi indirizzi anche a Torino.
Antiche Sere
Nel quartiere San Paolo, indifferente alle mode che passano, la mia trattoria del cuore a Torino è Antiche Sere. Non è un segreto, e infatti va prenotata con anticipo, che qui la tradizione piemontese sia di casa: dagli antipasti (vitello tonnato, peperoni in bagna causa, tomini elettrici), al dolce (bonet, zabaione e torta di nocciole), mangiare in questo locale è come un pranzo in famiglia.
Scannabue
Ah il vitello tonnato di Scannabue! Elegante il giusto, questo locale è una certezza in fatto di cucina piemontese. Si trova in largo Saluzzo, uno degli angoli più graziosi di San Salvario; di recente ha aperto di fianco il “fratello”, La gallina scannata, specializzato in cucina di mare. Il pesce arriva, freschissimo, dalla Pescheria Gallina.
Cianci
E quando sei con amici? Ti stringi ai tavolini traballanti di Cianci e ordini degli antipasti piemontesi da condividere. Questa piola si trova in largo IV Marzo, l’unica delle piazze di forma irregolare a Torino, ed è il posto giusto per pranzi e cene in compagnia, solo se senza troppe pretese.
Internazionale
Tutto fa brodo
In attesa di tornare in Asia mi alleno mangiando dumpling, noodles e ramen da Tutto fa brodo. Nella cucina a vista realizzano a mano le preparazioni, cotte a vapore in cesti di bambù che arrivano bollenti a tavola. I miei preferiti: gli Xiao Long Bao, ravioli al maiale e zenzero ripieni di brodo. Per prepararli, c’è il barbatrucco: prima di essere inserito nel ripieno, il brodo viene solidificato in gelatina nel frigo. Poi, durante la cottura, torna liquido con il vapore.
Oh crispa
Oh Crispa è il ristorantino di street food cinese e taiwanese di Tingting Dai. Il menù è piccolo, l’accoglienza gentile, ma non effettuano servizio al tavolo. Qui ho assaggiato i miei primi Gua Bao, dei panini al vapore con maiale, cavolo e senape e gli Shui Jing Jiao, chiamati “ravioli di cristallo” per la trasparenza della pasta che fa intravedere il ripieno. Aspetto di mangiare gli originali per il confronto.
Daichii
A due passi dal Duomo, sushi e thai con cucina a vista per tutte le volte che sono in giro e mi viene voglia di mangiare giapponese. Non ho mai assaggiato le portate thailandesi, ma i piatti portanti di Daichii sono sushi e sashimi. Per chi non mangia pesce c’è anche un’opzione vegetariana.
Oinos
La specialità di Oinos è il Sushiliano, una rivisitazione del classico sushi con sapori mediterranei. Accanto agli abbinamenti classici, ingredienti quali mandorle croccanti, cipolle caramellate di Tropea e pesto alla trapanese conferiscono un twist tutto italiano al sushi: posso dire che lo preferisco addirittura?
Pesce
Mare nostrum
Hamburger
Petit Baladin
Raccolto e accogliente, il Petit Baladin è uno dei locali di Teo Musso, il precursore della birra artigianale in Italia. Buoni hamburger di fassona, stinco cotto alla birra e le leggendarie fatate, le chips di patate tagliate a mano e aromatizzate a scelta con sale, cacio e pepe o paprika, accompagnano le birre prodotte a Piozzo.
M** bun
Quando ancora non si parlava di hamburger gourmet, a Rivoli nasceva lo slow-fast food M** bun. Filiera tracciata (la carne è dell’azienda agricola Scaglia) e collaborazioni con aziende del territorio per un menù semplice ma di sostanza. Buonissime le loro friciulà. A Torino ci sono due ristoranti, uno vicino a Porta Nuova, l’altro a Porta Susa.
Aperitivo
Premessa: non amo molto il rito dell’aperitivo. Però ci sono dei posti dove vale la pena farlo.
Piano 35 Lounge bar
Nella serra bioclimatica al 37esimo piano del grattacielo di Intesa Sanpaolo si trova il lounge bar più alto d’Italia, con uno dei panorami più suggestivi della città. Non solo: i cocktail del bartender Simone Sacco sono una vera esperienza.
Snodo – OGR Torino
Se non hai mai visto le OGR, questa è l’occasione giusta per farlo. Dopo, fermati da Snodo per l’aperitivo. In estate puoi mescolarti agli universitari che fanno finta di studiare nella terrazza esterna.
Pastis
Se vivi a Torino, non puoi non aver fatto l’aperitivo in piazzetta Emanuele Filiberto. Il più classico dei classiconi è il Pastis, una delle colonne del Quadrilatero. Instagrammabile il giusto (qui hanno girato Santamaradona) serve tapas all’italiana e piattini di polpette, cous cous alla trapanese e caponata. Sempre che tu riesca a trovare posto. Per altri locali carini da fotografare, c’è il mio post su Casa Facile.
Lanificio San Salvatore
A San Salvario invece? Nel bailamme di continue aperture e chiusure, il Lanificio San Salvatore è un punto fermo da 10 anni. Tapas, panini e taglieri tra via Sant’Anselmo e via Baretti, in quello che ormai è l’aperificio di Torino.
Voglia di un’esperienza particolare? Ci sono gli aperitivi e le cene a bordo dei tram storici, o per provare una degustazione tipicamente piemontese, prenota Extra Vermouth, un assaggio di vari vermouth accompagnati da prodotti del territorio.
Adesso dite la vostra che io ho detto la mia: locali preferiti a Torino? L’appetito è tanto e i posti nuovi da provare mai abbastanza.
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