Una delle richieste che spesso mi capita di ricevere sono dei consigli su dove dormire a Torino. Se stai programmando una visita della città ma non hai ancora una sistemazione, in questo articolo trovi una selezione di hotel di design a Torino divisa per quartiere.
Come scegliere dove dormire a Torino
Il centro di Torino è abbastanza compatto e anche se è presente un’unica linea della metro, puoi muoverti in autobus o fare una passeggiata a piedi per coprire la distanza dall’hotel. Hai quindi la libertà di scegliere dove soggiornare in base alle tue esigenze, budget e interessi.
Hotel in centro
Cuore del centro storico di Torino è piazza Castello, nella quale confluiscono i quattro principali assi viari di via Po, via Roma, via Pietro Micca e la pedonale via Garibaldi, nei pressi di cui si trovano le più note attrazioni della città come la Mole Antonelliana, il Museo Egizio e quello del Cinema.
La stazione di Porta Nuova, dove fermano anche gli autobus in arrivo dall’aeroporto, si trova a 15 minuti di cammino, per cui dormire in questa zona è davvero strategico.
Colazione in piazza Castello

Ph. Fabrizio Cicconi
Al quarto piano di un palazzo del XVII secolo, Azzurra ed Enrico gestiscono Colazione in Piazza Castello. Il nome è un omaggio alla pellicola che vede la Hepburn protagonista e racchiude l’anima del B&B: la posizione centralissima, in piazza Castello 9, a fianco dello storico Caffè Mulassano, e la colazione a base di torte, muffin, biscotti e marmellate fatte in casa, che la proprietaria ama preparare per i suoi ospiti.
Le camere, arredate con mobili d’epoca, con pezzi che vanno dal 1700 agli anni ’50, affacciano su via Po all’angolo con piazza Castello, con vista sulla Mole e sulla collina, e ospitano serate food particolari per gli ospiti che desiderino provare l’esperienza di una cena gourmet a domicilio preparata da uno chef privato.
LOOK TO
Hotel nel Quadrilatero Romano
All’interno del centro cittadino, la zona del Quadrilatero Romano conserva una propria identità autonoma come perimetro dell’antico castrum romano, il primo insediamento della Julia Augusta Taurinorum, riconoscibile dall’assetto viario ortogonale e da alcuni resti della cinta muraria tra cui la Porta Palatina. In particolare tra via Sant’agostino e in piazzetta Emanuele Filiberto si trovano molti locali con patio e ristoranti che animano l’area pedonale.
Quadrato

Ph. Piero Ottaviano
Tra via delle Orfane e via Santa Chiara, il Gruppo Building, dopo per la ristrutturazione di The Number 6, “la casa più bella del mondo” – progetto premiato da ArchDaily con il Building of the Year 2015 per la categoria restauro, ha realizzato Quadrato, una casa-residence pensata per chi visita Torino o vi soggiorna per un tempo determinato, recuperando il cinquecentesco convento di Sant’Agostino nel Quadrilatero romano.
Nel corso dei lavori di restauro sono emersi nel cortile ritrovamenti archeologici romani di una domus romana, probabilmente un locale commerciale o pubblico, con decorazione a mosaico risalente tra il I e il III secolo, oggi visitabili liberamente dal pubblico. Altro elemento di interesse è T’ORO, opera dell’artista Richi Ferrero inserita nella facciata, a fianco dell’ingresso di Quadrato, simbolo di Torino che guarda al futuro.
Hotel in Crocetta
A fianco della stazione Porta Nuova – dal lato opposto di San Salvario, si trova una delle zone di maggior prestigio della città, che raggiunse il suo massimo sviluppo tra il XIX secolo e gli anni ’30.
Di rilievo nel quartiere è l’area pedonale di fronte al Politecnico, dove si sviluppa una elegante area residenziale, che comprende edifici progettati dai maggiori protagonisti dell’architettura dell’epoca quali Pietro Fenoglio e Giuseppe Momo, caratterizzati da stilemi architettonici eclettici, neogotici e, soprattutto, liberty.
Turin Palace
Inaugurato nel 1872, il Turin Palace ha visto passare dalle sue camere personaggi del calibro di Guglielmo Marconi, Arturo Toscanini, Maria Callas, Louis Armstrong, Liza Minelli, David Bowie, Mick Jagger, Sting, Madonna ma anche la Regina Elisabetta.
Nel 2015, dopo una radicale ristrutturazione, sono tornati agli antichi fasti l’ampio scalone aulico degli anni ’20-30 e lo stupendo salone delle feste Mollino con la volta a cupola ellittica, le sospensioni luminose in vetro soffiato a mano e le decorazioni serigrafate in oro della vetrata sul fondo, che oggi accolgono i visitatori insieme al bistrot Les Petites Madeleines, alla SPA con piscina con cascata e idromassaggio e alla nuova terrazza con vista panoramica a 360° su Torino.
A completare l’atmosfera di fascino ed eleganza, negli spazi comuni campeggiano le opere degli artisti contemporanei torinesi Pier Luigi Pusole, Daniele Galliano e Stefano Favarelli.
Hotel a San Salvario
Tomato Backpackers
Nel quartiere più giovane di Torino, in via Silvio Pellico 11 si trova Tomato Backpackers, un ostello che ha da poco celebrato i suoi primi 10 anni, ricavato dalla ristrutturazione di un vecchio albergo – il cui nome, Albergo moderno, ancora troneggia sulla facciata principale dell’edificio.
Nato da un viaggiatore zaino in spalla, Tommaso Vineis, di ritorno dai suoi viaggi all’estero, Tomato, offre camere singole, doppie e camerate con bagno privato, arredate in maniera eco-friendly come tutta la struttura, che ha ottenuto l’etichetta europea EU Ecolabel.
Per gli ospiti sono inoltre disponibili 200 mq di spazi comuni, tra cui figurano una cucina condivisa, un bar e un giardino interno, un deposito bagagli e biciclette, oltre uno spazio di bookcrossing con una libreria piena di guide di viaggio.
DUPARC Contemporary Suites
In un edificio modernista concepito da Laura Petrazzini e Corrado Levi con l’idea di unire la funzionalità del razionalismo italiano con l’espressività del brutalismo, viene inaugurato nel 1971 il Residence Du Parc, oggi DUPARC Contemporary Suites.
Insignito nel 2007 con il premio Architetture Rivelate per essere “uno dei più interessanti progetti del secondo dopoguerra che testimonia la continuità della ricerca razionalista sottolineata dalla espressività del cemento armato lasciato a vista, dalla essenzialità del disegno e dalla aggiornata ricerca tecnologica”, il DUPARC è stato pensato dai progettisti come galleria di opere per gli amanti dell’arte che soggiornano a Torino.
Ma non solo: oltre ai lavori di Pistoletto, Accardi, Penone, Rotella e Uncini e le installazioni di Richard Woods, Atelier Van Lieshout, Reyle e Le Corbousier, gli appartamenti custodiscono pezzi di arredamento e accessori di design firmati, tra cui la poltrona Marsala/Safi di Ligne Roset, le lampade Tolomeo e Nesso di Artemide, le iconiche parentesi di Flos disegnate da Achille Castiglioni e Piero Manzù e diversi pezzi Vitra e Kartell.
Hotel a Vanchiglia
Negli anni recenti la posizione semi centrale e la realizzazione del nuovo Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino progettato da Norman Foster hanno portato il quartiere ad un graduale rinnovamento, trasformandolo nel polo della creatività torinese e teatro della vita notturna giovanile, che si raduna in particolare in piazza Santa Giulia.
Casa Leggera
In via Cesare Balbo 21 si trova Casa Leggera, parte del progetto “leggero” che mira ad una scelta di vita zerowaste di cui fanno parte la rete dei negozi italiani dove fare la spesa alla spina e la locanda per una ristorazione a rifiuti zero di via Napione 32, sempre in quartiere Vanchiglia.
La casa, composta da una zona giorno con due posti letto, una cucina attrezzata con terrazzo, una camera da letto matrimoniale e due bagni, esprime la volontà di creare un modello di accoglienza basato sulla sostenibilità, dove gli arredi essenziali e di recupero, il riuso creativo degli oggetti (l’upcycling), fino ai prodotti per la casa, tutti privi di packaging, contribuiscono a creare uno luogo sostenibile dove soggiornare a Torino.
Hotel ad Aurora
ll quartiere si estende su entrambe le rive del fiume Dora ed è il risultato delle numerose trasformazioni subite tra il XVIII e il XX secolo per le canalizzazioni del fiume realizzate per ottenere l’energia idraulica che alimentava le industrie che vi sorgevano a inizio del 1900, oggi sostituite da nuovi progetti che hanno riqualificato il quartiere come la Nuvola Lavazza, sede degli uffici del marchio torinese di caffè. La zona è nota anche per Porta Palazzo, sede del più grande mercato scoperto cittadino, vicino cui ha luogo – tutti i sabati e una domenica al mese, il Balon, uno storico mercato delle pulci frequentato dagli amanti dell’antiquariato.
CX Turin Regina
Là dove un tempo aveva la sede una casa editrice religiosa, ora sorge CX Turin Regina, studentato-hotel colorato e non convenzionale, all’imbocco di corso Regina Margherita.
La struttura è rinata nel 2021 – insieme a CX Turin Belfiore, ospitato negli ex uffici della Regione Piemonte in San Salvario, come polo d’attrazione per studenti, lavoratori e viaggiatori, che possono utilizzare gli spazi comuni in modo libero e flessibile: dalle aree lounge alla palestra, dalla lavanderia alla party zone che diventa cinema, dalla sala studio alla cucina nella cappella votiva sconsacrata dove cucinare e cenare tra le vetrate dell’ex abside, fino al rooftop panoramico all’ottavo piano, con vista panoramica sulla città e sulle colline torinesi.
In contrasto con il rigore dell’architettura esistente, gli arredi combinano pezzi iconici del design e della produzione italiana, scelti e studiati ad hoc da Rizoma Architetture, in un’esplosione di materiali e colori che conferiscono una rinnovata informalità agli spazi. Il mood adrenalinico delle aree comuni lascia poi spazio ad un’atmosfera più rilassata nelle 121 camere, dove l’intento è quello di ricreare un ambiente familiare e personale, ampiamente personalizzabile.
This is Combo
A Porta Palazzo, in quella che un tempo era una caserma dei pompieri, oggi c’è Combo, che con i suoi 5.000 metri quadri è molto più di un ostello. Al suo interno trovano spazio un ristorante, una radio, uno shop, oltre all’Atlas Room e alla Fire Hall, spazi pensati per proiezioni, concerti, mostre e workshop d’arte, in grado di accogliere la curiosità di chi viaggia e di chi resta.
Ole Sondresen e Helga Faletti, l’architetto e la designer che hanno ridisegnato l’edificio, hanno seguito l’idea di adaptive reuse conservandone le radici storiche. Così il rosso, omaggio al colore dei pompieri, risalta in accostamento alle pareti lasciate allo stato grezzo del salotto open space, come le postazioni di self check-in inserite su lunghi pali e la reception a forma di sylos come gli accumulatori dell’acqua, ricordano il passato di ex caserma.
Hotel a Lingotto
Sede del passante ferroviario delle linee ferroviarie verso Sud, il quartiere fu oggetto di sviluppo dal 1915 con la nascente industria FIAT che in quest’area impiantò il suo stabilimento di produzione di automobili, oggi trasformato nel Centro commerciale e congressi Lingotto e sede dell’Auditorium Giovanni Agnelli e della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli. Se vieni a Torino in occasione di una fiera, questa è la zona ideale dove soggiornare. Al lato si trova Eataly Lingotto, in quello che un tempo era lo stabilimento dell’azienda produttrice di vermouth Carpano, e Green Pea, il Retail Park dedicato al sostenibile e al riciclo. Grazie alla metro, Torino Porta Nuova è raggiungibile in una decina di minuti.
DoubleTree by Hilton Turin Lingotto
Ospitato nello storico ex stabilimento FIAT progettato nel 1915 da Matté Trucco che si era ispirato alle strutture in cemento armato delle fabbriche della Ford, il DoubleTree by Hilton Turin Lingotto è stato trasformato in un hotel di design dopo un accurato progetto di recupero firmato da Renzo Piano.
L’edificio ha mantenuto le caratteristiche architettoniche originali, con soffitti alti, ampie finestre e la famosa pista di collaudo sul tetto, apparsa anche nel film The Italian Job del 1969, ora riconvertita in giardino pensile, cui gli ospiti dell’hotel hanno accesso liberamente, così come all’adiacente Pinacoteca Agnelli.
Nel 2018 l’hotel è stato oggetto di un restyling interno in stile industriale, dominato dai colori del ciliegio, dell’ottone e dell’azzurro intenso, in un’alternanza di materiali caldi e freddi, linee rette e curve, in cui trovano collocazione elementi d’arredo del design italiano.
Buon soggiorno a Torino!
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