Quando visito una città, mi piace cercare i luoghi che offrono le vedute migliori, e da questo punto di vista Firenze non delude affatto!
Sono molti, nel capoluogo fiorentino, i palazzi storici, musei, alberghi e caffè che vantano una terrazza panoramica da cui godere di viste mozzafiato di Firenze dall’alto, da quelli più noti come la Cupola di Brunelleschi o il panorama di Piazzale Michelangelo, che in un solo sguardo abbraccia tutta la città, a quelli inaspettati come gli Uffizi.
In questo articolo ho raccolto i 10 migliori punti panoramici di Firenze, inclusi alcuni luoghi da cui vedere la città dall’alto gratis, oltre a 4 caffè e ristoranti con vista e 4 hotel – incluso quello in cui ho soggiornato io – con superbi panorami sulla città. In più alla fine del post troverai la mappa dei punti panoramici da salvare, per averla sotto mano durante il tuo prossimo viaggio a Firenze.
I 10 migliori panorami di Firenze
Galleria degli Uffizi
Gli Uffizi sono il secondo museo più visitato in Italia, il più antico in Europa e tra i più noti al mondo per le collezioni di sculture antiche e di pitture dal Medioevo all’età moderna, che comprendono alcuni dei capolavori di Giotto, Cimabue, Piero della Francesca, Botticelli, Mantegna, Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Caravaggio.
La Galleria occupa interamente il primo e secondo piano del grande edificio costruito tra il 1560 e il 1580, commissionato da Cosimo I de’ Medici, primo Granduca di Toscana, per ospitare gli “uffizi”, ovvero gli uffici amministrativi e giudiziari di Firenze. Cosimo affidò l’impresa al suo artista di fiducia, Giorgio Vasari, che progettò un edificio con portico a colonne doriche dall’aspetto insieme elegante e severo, fondato “in sul fiume e quasi in aria”, risolvendo i problemi imposti dallo spazio limitato con soluzioni di grande impatto scenografico. Il palazzo, dalla forma a U, venne ideato con un braccio lungo a levante, che incorporò la chiesa romanica di San Pier Scheraggio, da un tratto breve affacciato sul fiume Arno e da un braccio corto a ponente, che inglobò la preesistente Zecca Vecchia.
Grazie alla posizione privilegiata nel cuore di Firenze, durante la visita si incontrano due particolari affacci sul centro storico che meritano di non essere persi: quello dal corridoio di Ponente, con vista sull’Arno, sul Corridoio Vasariano e sul Ponte Vecchio e la terrazza degli Uffizi dove si trova il Caffè Bartolini, proprio sopra la loggia dei Lanzi che si apre su piazza Signoria. Nel corso del 2022 è inoltre prevista la riapertura del Corridoio Vasariano, interamente riallestito e visitabile con un biglietto speciale, che promette di regalare un nuovo punto di vista sul centro storico.
Torre di Arnolfo e camminamenti di Ronda
Con i suoi 95 metri, la Torre di Arnolfo è il secondo edificio per altezza di Firenze dopo la Cupola di Brunelleschi e secondo me il punto panoramico più bello per vedere Firenze dall’alto.
Posta su Palazzo Vecchio, venne realizzata all’inizio del 1300 su progetto dell’architetto Arnolfo di Cambio innalzando la preesistente casa-torre appartenuta alla famiglia Foraboschi detta “della Vacca”, divenendo così la più alta in città. La struttura dell’edificio rispondeva alla volontà estetica di conferire continuità alla facciata dell’edificio e aveva una funzione difensiva, oltre che rappresentare l’ultimo baluardo in cui trovare rifugio in caso di pericolo. Infine, sovrastando simbolicamente le altre case-torri, serviva come dimostrazione del potere dei Medici sulle famiglie fiorentine.
Per visitarla, bisogna salire una scala in pietra di 223 gradini all’interno di Palazzo Vecchio, che conduce all’ultimo livello di avvistamento merlato con uno spettacolare panorama su Santa Maria del Fiore, sulla città e sulle colline circostanti. Durante il percorso si incontrano alcuni punti intermedi di affaccio tra cui l’antico camminamento di ronda dove le guardie facevano la ronda per controllare la situazione in città.
Cupola di Brunelleschi
Simbolo di Firenze, con il suo diametro di 45,5 metri e un’altezza totale di più di 116 metri, la Cupola è la più grande volta in muratura del mondo. L’innovazione di Brunelleschi, che la costruì tra il 1420 e il 1436, fu quella di non usare armature di sostegno, ma di sovrapporre due cupole distinte, di cui l’interna, spessa oltre due metri – costituita da archi tenuti insieme da costole e realizzata in mattoni disposti a “spina di pesce” – aveva la funzione strutturale, mentre quella esterna era di copertura, rivestita in tegole di cotto e segnata da costoloni di marmo bianco.
La decorazione ad affresco dell’interno, realizzata tra il 1572 ed il 1579, fu affidata a Giorgio Vasari e conclusa da Federico Zuccari, e può essere ammirata da vicino lungo la salita di 463 gradini per raggiungere la sommità.
Il percorso non è adatto a chi soffre di claustrofobia, in quanto il passaggio è tra le strette intercapedini curve che gli operai utilizzavano per la manutenzione, aspetto che rende impervio ma ancora più avventuroso il percorso. La fatica per salire viene ripagata dal panorama a 91 metri di altezza che si apre a 360 gradi su Firenze e dintorni, con il Campanile di Giotto così vicino che sembra quasi di poterne toccare la punta. Svetta sulla Cupola la lanterna con copertura a cono, su disegno di Brunelleschi, e la palla di rame dorato con la croce, opera di Andrea del Verrocchio.
Per accedervi bisogna acquistare il Brunelleschi Pass, che include il Campanile di Giotto, il Museo dell’Opera del Duomo e l’antica Basilica di Santa Reparata, visitabili nell’arco di 3 giorni.
Campanile di Giotto
Rivestito di marmi bianchi, rossi e verdi come quelli che adornano la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il campanile a base quadrata, allineato con la facciata di Santa Maria del Fiore, fu iniziato da Giotto nel 1334 e proseguito da Andrea Pisano dopo la sua morte.
Per apprezzare la suggestiva vista ad 85 metri di altezza bisogna salire 414 gradini intervallati da alcune terrazze interne da cui si può godere di scorci e prospettive uniche sul Duomo e sulla piazza. Unica pecca sono le reti di protezione che si trovano alla sommità, che limitano fortemente la vista e rendono difficile scattare delle foto.
Piazzale Michelangelo
La più famosa vista panoramica di Firenze, riprodotta su ogni cartolina e meta obbligata di turisti e fiorentini, è Piazzale Michelangelo, il balcone di Firenze, dal quale, in un solo colpo d’occhio, il panorama abbraccia tutti i principali monumenti quali il Duomo, Palazzo Vecchio, gli Uffizi, fino ad arrivare alle colline dall’altro lato del fiume, a nord della città.
Il belvedere fu disegnato nel 1869 dall’architetto fiorentino Giuseppe Poggi come monumento per la celebrazione di Michelangelo e delle sue opere, nell’ambito dei lavori di riqualificazione della riva sinistra dell’Arno realizzati per lo spostamento della capitale d’Italia a Firenze.
Se è la prima volta che visiti Firenze, si tratta di una meta irrinunciabile. Per raggiungere il piazzale, puoi fare una passeggiata di circa 15 minuti Oltrarno e poi seguire le scalinate monumentali chiamate Rampe del Poggi che partono dall’omonima piazza, oppure prendere il bus 12 o 13 dal centro.
San Miniato al Monte
Un altro punto dove vedere Firenze dall’alto gratis si trova nei pressi di Piazzale Michelangelo, salita la scalinata in travertino bianco progettata da Giuseppe Poggi dove sorge la Basilica di San Miniato al Monte – secondo Giacobbe “la Porta del Cielo”, con la facciata in romanico fiorentino in marmo bianco e verde, sullo stile di quella della Cattedrale di Santa Maria Novella.
Da quassù, quando il tempo è bello, il panorama abbraccia tutto il centro di Firenze, da Palazzo Vecchio fino al Duomo, dagli Uffizi alla Basilica di Santa Croce, rivaleggiando con la celebre, ma più affollata, vista da Piazzale Michelangelo.
Giardino delle Rose
Realizzato dallo medesimo architetto di Piazzale Michelangelo nell’ambito dei lavori di riqualificazione del 1865 per Firenze Capitale d’Italia, il Giardino delle Rose è una scoperta della mia ultima visita in città.
Il parco copre circa un ettaro di terreno costruito secondo il modello alla francese, ed è un posto magnifico dove rilassarsi in mezzo al verde e godere di una splendida vista panoramica della città.
Il periodo migliore per visitarlo va da maggio a giugno quando le 400 varietà di rose del giardino sono in fiore, ma vi sono molte altre piante e rarità botaniche che rendono piacevole la visita tutto l’anno. Di recente, il parco è stato arricchito da alcune donazioni e oggi ospita 12 sculture dell’artista belga Jean-Michel Folon e un’oasi giapponese donata dall’architetto Yasuo Kitayama.
Il giardino è aperto liberamente tutti i giorni dell’anno (eccetto Natale e Capodanno), dalle 9 del mattino al tramonto e si può raggiungere seguendo le indicazioni per Piazzale Michelangelo.
Giardino di Boboli
Nato come giardino granducale di Palazzo Pitti, residenza ufficiale della famiglia De’ Medici, il Giardino di Boboli è uno dei più importanti esempi di giardino all’italiana al mondo ed è un vero e proprio museo all’aperto, con sculture che vanno dall’antichità romana al XX secolo.
I giardini furono costruiti tra il XVI e il XIX secolo dai Medici e rimaneggiati prima dagli Asburgo-Lorena e poi dai Savoia, che ne ampliarono i confini che costeggiano le antiche mura cittadine fino a Porta Romana occupando un’area di circa 45.000 m², con una serie di terrazze, viali, grotte, tempietti e fontane spettacolari.
Qui la più bella veduta sulla città si gode nella zona a terrazzamenti dove, in un punto altamente panoramico, si trova il settecentesco padiglione del Kaffeehaus, uno dei pochi esempi di architettura rococò in Toscana, opera di Zanobi del Rosso fra il 1777 e il 1778. La costruzione rappresenta anche il punto visivo di fuga del Viottolone, il grande viale che costituisce il secondo asse dell’ampliamento del giardino e che idealmente conduceva alla Villa Medicea di Poggio Imperiale.
Giardino Bardini
Ho avuto la fortuna di visitare il giardino di Villa Bardini in primavera, durante il periodo di fioritura del pergolato di glicini, una tra le piante più suggestive e amate dai visitatori del parco.
La residenza, che ricorda i Casini di delizia nati per il riposo e lo svago diffusi a Firenze tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento, occupa un’ampia zona collinare dalle pendici di Piazzale Michelangelo fino all’Arno, con vista invidiabile sulla città.
Il parco integra tre giardini, diversi per epoca e stili: un giardino all’italiana, un bosco all’inglese e un orto frutteto. La parte più scenografica del parco è una grande scalinata barocca posta nella parte centrale del giardino che conduce verso la Loggia del Belvedere, la cui posizione panoramica su Firenze valse alla struttura il nome di Villa Belvedere; anche se, forse, ancora più suggestiva, è la vista della Cupola di Brunelleschi incorniciata dalle sfumature lilla del tunnel di glicini.
Dal 2013 la villa fa parte del circuito museale del Giardino di Boboli che comprende anche il Museo degli Argenti, la Galleria del Costume, il Museo delle porcellane e con lo stesso biglietto per Boboli include il Giardino Bardini.
Forte Belvedere
A nord del Giardino di Boboli si trova il Forte Belvedere, costruito tra il 1590 e il 1595 nel punto più alto della collina su incarico del granduca Ferdinando I de’ Medici dall’architetto Buontalenti.
La sua edificazione aveva lo scopo di dimostrare la potenza della famiglia dei Medici, proteggere la sede del governo, Palazzo Pitti, e infine garantire un rifugio sicuro al Granduca in caso di sommosse, tramite il percorso sospeso del Corridoio Vasariano che collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti. Proprio per assolvere al compito di fortezza, l’edificio si trova in posizione rialzata e gode di una posizione invidiabile da cui vedere Firenze, contendendosi, insieme a Piazzale Michelangelo, il titolo di luogo preferito dai fiorentini.
Al momento chiuso, il forte tornerà accessibile in primavera.
Dove mangiare a Firenze con vista panoramica
Caffetteria Bartolini
All’interno del polo museale degli Uffizi, proprio sopra la loggia dei Lanzi, si trova la terrazza della Caffetteria Bartolini. Dopo aver fatto il pieno di bellezza ammirando i capolavori di Botticelli, Michelangelo, Raffaello, Leonardo e Caravaggio, il caffè è perfetto per una pausa nel cuore di Firenze con vista superlativa su piazza della Signoria e Palazzo Vecchio.
Terrazza Rinascente
Al quinto piano dell’edificio ottocentesco Trianon che ospita la Rinascente, si trova il caffè La Terrazza, che da un lato si apre su Piazza della Repubblica e dall’altro offre una prospettiva della cupola del Duomo tra i tetti di Firenze. Durante un giro in centro vale la pena una sosta qui, per un caffè, un pranzo veloce o un aperitivo verso il tramonto.
Terrazza delle Oblate
Altro punto panoramico proprio dietro il Duomo si trova nella Biblioteca delle Oblate, nell’ex convento delle Oblate, tra via dell’Oriuolo e via Sant’Egidio, oggi centro culturale e multimediale.
La biblioteca si sviluppa intorno al chiostro trecentesco su tre livelli, all’ultimo dei quali si trova il Caffè delle Oblate, con una terrazza-tenditoio da cui sembra quasi di poter toccare la Cupola di Brunelleschi con un dito.
L’accesso al palazzo è libero e, oltre che per il panorama, merita una tappa per visitare l’ex convento costruito alla fine del 1200 per volere di Folco Portinari, padre della famosa Beatrice decantata da Dante.
Caffè del Verone
In piazza Santissima Annunziata 13, nella loggia all’ultimo piano dell’Istituto degli Innocenti, si trova la splendida terrazza del Caffè del Verone. Costruito alla fine del Quattrocento per essere lo stenditoio dei panni dell’Ospedale degli Innocenti, nell’Ottocento lo spazio cambiò funzione diventando “terrazza di soggiorno per balie, bambini lattanti e divezzati”.
Dopo un periodo di abbandono, nel 2016 la terrazza è stata ristrutturata per diventare caffetteria del Museo degli Innocenti, anche se vi si può accedere in maniera indipendente. Il caffè è aperto tutti i giorni dalle 16 fino alle 20 ma nel fine settimana l’apertura si estende fino alle 21. Perfetto per un aperitivo con vista, è uno dei migliori punti panoramici sulla Cupola di Brunelleschi e sul centro città.
Dove soggiornare a Firenze con vista panoramica
La terrazza sul Duomo
Si può scegliere l’hotel in cui soggiornare in base alla vista?
Al sesto piano dell’edificio ottocentesco in cui si trova La Terrazza sul Duomo c’è una terrazza che, tra tutte quelle visitate, per me gode della più bella vista di piazza Duomo. Soggiornando in questo B&B al secondo piano vi si ha accesso in ogni momento della giornata, con possibilità di consumarvi liberamente colazione, pranzo o aperitivo.
L’aspetto che maggiormente ho apprezzato è stato che, tutte le volte che durante il mio soggiorno a Firenze sono salita all’ultimo piano, l’abbia sempre trovata a mia disposizione, per godere in assoluta solitudine della vista sulla piazza che passava dall’essere deserta di mattina, per animarsi di gente verso l’ora del tramonto e la sera. In assoluto, uno dei ricordi più cari di Firenze.
Nello stesso stabile di via Roma 3 si trova anche il Central view apartment, un appartamento all’ultimo piano che ospita fino a 4 persone, con accesso diretto alla terrazza.
Windows to the Duomo
@windowtotheduomo è la finestra con vista sul duomo più famosa di Instagram, dove si trova la casa-studio di Danella, artista peruviana che affitta il monolocale per shooting fotografici e soggiorni.
L’appartamento Windows to the Duomo si trova in un edificio del 1600 che affaccia su piazza Duomo, dal lato opposto de La terrazza sul Duomo. Al momento non è disponibile per il pernottamento, ma nella primavera 2022 inaugureranno Antelux e Astrum Penthouse, due appartamenti nel medesimo stabile che potranno ospitare fino a 4 persone ciascuno, con un balcone e una terrazza privata sulla piazza.
A Florence View
In piazza San Giovanni 2 si trova il B&B A Florence View, che occupa un edificio del 17esimo secolo di tre piani con una posizione a dir poco invidiabile. Alcune delle camere affacciano sulla piazza, proprio di fronte alla cattedrale e al battistero. Non esiste posizione più centrale di questa struttura!
The Student Hotel
9
Luciana
Ciao Daisy! Io come te cerco sempre i punti panoramici di una città…per cui questo tuo post mi è piaciuto un sacco! Tra l’altro abito vicino a Firenze, quindi spero di provare alcuni di questi posti nei prossimi mesi. Grazie!!!
DaisyRomaniello
Ciao Luciana, mi fa piacere! A Torino purtroppo non abbiamo moltissime terrazze, i tetti una volta erano costruiti spioventi per la neve 🙂